L'idealismo etico di Fichte
L'idealismo etico di Fichte
La ricerca della libertà e la tensione etica
- Lessing risposto al valore della verità -> nello sforzo costante per raggiungerla
-possesso è riposo pigrizia e orgoglio
-ricerca -> impegno e attività
-Fichte attribuisce a tal senso un significato morale -> "non vale nulla essere liberi; cosa divina è diventarlo"
-vita di Fichte -> esemplificazione di tale principio -> appare come uno sforzo per "diventare libro"
- nato -> famiglia di contadini (molto poveri)
- occupazione durante la sua infanzia -> guardiano di oche
-sostenuto da una persone del villaggio -> riesce a compiere i suoi primi studi (collegio di Pforta)
- 18 anni frequenta l'università
-per guadagnare soldi ha fatto il precettore in case private in Germania e in Svizzera
-disagi, sofferenze, studi -> rafforzano il suo carattere e il suo spirito
- legge critiche di Kant -> resta affascinato
- Fichte si reca a Koenigsburg per ascoltare Kant -> fa leggere il Saggio di critica di ogni rivelazione
- venne scambiata con un opera kantiana
-divento professore a Jena -> accusato di essere ateo -> cacciato e si è recato a Berlino
-sua fama cresce giorno in giorno
-Università di Berlino -> chiamato per insegnare
-muore di colera nel gennaio 1814
L'io come principio assoluto e infinito
- sistema del filosofo due punti
> la preesistenza di una "cosa in sè" -> indipendente dal soggetto e fuori dalle sue possibilità conoscitive;
> insoluto problema dell'origine del materiale sensibile della conoscenza
-> l'io penso -> non è creatore -> è ordinatore
-non si può ammettere nulla al di fuori del soggetto stesso -> non è limitato da una presente realtà noumenica -> è assoluto e infinito
- Grande IO -> costituisce il punto di partenza (natura, corpo)
- Secondo Fichte -> Kant -> rimasto prigioniero di una visione dogmatica della conoscenza -> posto dei limiti al soggetto con l'ammissione dell'esistenza di qualcosa di esterno e irriducibile a esso
- realtà esterna e indipendente dall'uomo (afferma l'infinità del soggetto) -> filosofia che meglio ne esprime la totale incondizionate
La differenza tra dogmatici e idealisti
- conseguenza fondamentale della svolta idealista -> Fichte -> l'assoluta libertà del soggetto
-apre la possibilità di una pinea realizzazione dell'impegno etico
-dogmatismo -> restando prigioniero dell'ingenua credenza in base -> conoscenza dipende dalle cose
-> implica negazione della libertà dunque della moralità
-tesi -> Prima introduzione alla dottrina della scienza -> riconosce l'idealismo e il dogmatismo -> due sistemi filosofici -> ricondotti tutti gli altri
-scelta tra due orientamenti dipende -> non da considerazioni razionali -> dipende dal temperamento delle persone
-natura orientata verso il dogmatismo -> considerando soggettività e realtà esterna -> conduce a una visione materialistica e determinista che riduce l'autonomia dell'io
-l'idealismo -> non è solo un coerente e rigoroso sistema filosofico -> consente superare difficoltà e la contraddizione della dottrina kantiana -> è una scelta di vita
-> coinvolge tutti gli aspetti della personalità e richiede impegno totale e incondizionato
L'io e i tre momenti della vita dello spirito
- L'io di Fichte -> non immobile e non statico -> anelito verso la libertà
-sintetizzare in un motto il pensiero di Fichte -> "l'Io deve essere"-> costantemente impegnato in faticoso processo di autorealizzazione -> espresso con il concetto tipicamente romantico "Streben" -> significa "sforzo", "tensione"
-L'io fichtiano -> non si identifica con l'io personale, ossia con l'io empirico -> l'Io puro o universale, inesauribile attività creatrice
-è "creatore -> conferisce senso e realtà -> nel mondo in cui non potrebbe esistere
- fondamento di ogni realtà -> l'Io puro o spirito un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti essenziali; tesi antitesi e sintesi
- momento basilare -> originario della tesi -> l'io si rileva come attività autocreatrice
-tale principio non può essere oggetto di dimostrazione né di deduzione -> solo di un'intuizione intellettuale originaria (Io=Io)
- non è solo un principio logico ma di un principio ontologico -> è l'Io stesso a creare la propria essenza costitutiva
- l'Io puro è una incondizionata attività creatrice cha ha immediata e intuitiva consapevolezza di sé
-> è autocoscienza -> come dice Fichte "egoità"
-nel momento afferma ->l'Io si determina ->l'Io pone il non -Io" -> secondo momento dell'antitesi
-l'Io puro deve necessariamente opporsi a un non - Io -> ossia al oggetto -> bisogno altro di se per realizzarsi
- non Io costituisce la natura intesa -> senso generale come il regno dei limiti -> comprende il nostro corpo e le nostre sensazioni -> materiali e privi di ragione
- l'Io avendo il posto il non - Io trova di essere limitato da questo
-terzo momento della vita dello spirito -> sintesi
-> riferisce alla concreta situazione del nostro essere nel mondo -> io finito
-afferma l'Io oppone nell' Io, all'Io divisibile un non - Io divisibile
-avendo posto il non - Io antitesi indispensabile alla sua attività
- l' Io si particolarizza nei singoli io empitici e finiti -> si trova concretamente
La missione del dotto
- Fichte assegna un ruolo del tutto particolare al "dotto", all'intellettuale -> non può vivere isolato
-missione è nobile ed elevata -> non significa che egli debba insuperbirsi -> motivo per essere il più modesto -> sa di essere destinato a un obiettivo dal cui raggiungere rimarrà sempre lontano
- la missione: l'intellettuale deve stimolare le altre persone a perseguire l'ideale di perfezionamento morale che è lo scopo del singolo e dell'umanità intera
- deve possedere -> conoscenza autentica dei bisogni umani -> la consapevolezza dei doveri spirituali e morali dell'uomo
- Fichte ritiene che la filosofia -> scienza suprema -> dato che riesce a penetrare l'essenza delle cose
- al dotto spetta indicare i mezzi più idonei al raggiungimento della perfezione spirituale
-> sapere che non sia in grado di fare ciò -> inesorabilmente inutile
- filosofia registrare i dati e gli stadi del perfezionamento morale -> spirito raggiunto nelle varie epoche
- Storia e filosofia rappresentano i contenuti essenziali del patrimonio conoscitivo del dotto
-> dottrina del dotto
- missione dell'doto -> sorvegliare dall'alto
-> l'intellettuale non mettere su un piedistallo -> separi dagli uomini
- riferirsi alla profonda cultura che egli possiede -> grado di comprendere ciò che altri trascurano
- dotto deve guidare classi sociale -> progredire se stesso -> dal suo progresso dipende degli altri
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