Kierkegaard
Søren Kierkegaard
La vita e le opere di Søren Kierkegaard
-Søren Kierkegaard nacque a Copenhagen nel 1815 e condusse
una vita priva di eventi particolari.
- Frequentò la facoltà di teologia ma decise di non
intraprendere la carriera di pastore.
- Ereditò una cospicua somma che gli permise di non lavorare e
di dedicarsi unicamente ai suoi studi.
- Nella sua vita decise di rimanere al “punto zero” cioè
scelse di non scegliere. A tal proposito, ruppe anche il suo fidanzamento con
Regina Olsen.
- Morì molto giovane (a soli 42 anni) ma scrisse numerose
opere. Tra le più importanti ricordiamo: Aut-Aut, Timore e tremore, Il concetto
dell’angoscia, La malattia mortale.
Le caratteristiche della filosofia di Kierkegaard
- Il pensiero di Kierkegaard fu segnato da un profondo anti-idealismo ed era animato da alcune caratteristiche fondamentali:
- l’importanza assegnata all’esistenza concreta degli uomini.
- la centralità del criterio della possibilità.
- una rivalutazione della riflessione soggettiva.
- la concezione della storia come risultato dell’azione
incerta, casuale e problematica degli individui.
- il concepire il farsi della vita secondo una dialettica
dell’ “aut-aut”.
Gli stadi della vita
Gli stadi della vita, in Kierkegaard, sono le alternative di
vita che si presentano all’uomo come scelte inconciliabili. Sono:
-la vita etica: è fondata sulla scelta, sull’impegno, sulla routine. È rappresentata dal buon marito e dall’impiegato. Anche questa vita è destinata alla disperazione e all’angoscia (cioè quel sentimento della possibilità che riguarda l’uomo e il suo rapporto col mondo esterno).
- la vita religiosa: rappresentata da Abramo, è l’unica scelta
che permette all’uomo di superare angoscia e disperazione riconoscendo la
propria dipendenza da Dio
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